Solitamente inizio a scrivere, butto giù idee miste e le raccolgo in un unico articolo, sviluppo un pensiero nato da una ispirazione improvvisa e poi, alla fine di tutto, titolo il post.
Adesso no, adesso so fin da subito cosa andrò a scrivere, è una cosa diversa dal solito.
Usualmente scrivo basandomi su esperienze personali ma trattando temi a carattere generale, sviluppo idee nate da mie avventure tramutate poi in scritti per chiunque.
No, ora si tratta di me e di cosa vivo.
Conosco tante persone, veramente tante, tante al punto che spesso non ne riconosco per strada e sono loro a fermarmi.
Sono tornato da poco da una breve e non conclusa avventura in territorio britannico, sono tornato ed ho iniziato di nuovo a vedere, incontrare ed uscire con persone che avevo lasciato alle mie spalle prima della mia partenza.
E' successa una cosa imprevedibile però, una cosa che non avrei mai pensato potesse succedere ad una persona cinica quale sono io, uno di quegli eventi che ti annullano non appena accadono.
La conosco da tempo, la conosco da parecchio e c'ho parlato ed avuto a che fare in tante occasioni diverse ma, adesso, è successo qualcosa di inspiegabile.
Stavo vivendo la mia vita, socializzando e trascorrendo il tempo come mediamente tutti i giovani della mia età fanno quando, inaspettatamente, mi appare a qualche metro da dove mi trovavo lei, si, lei, quella persona che fino al giorno prima non avevo mai pesato così tanto ma che adesso, per motivi del tutto illogici, non appena i miei occhi si sono posati su di lei, mi si è strozzato il fiato in gola.
'Alessio, che cazzo fai? Sei scemo? Che cazzo ti succede?'
Sono le uniche tre domande che in quel momento, mentre fingevo indifferenza, sono scattate immediate dentro la mia testa. Sono scattate in modo rapido, quasi come agiscono gli anticorpi del nostro sistema immunitario non appena sentono un corpo estraneo e tentano di espellerlo il prima possibile per farci stare bene.
E' apparsa davanti a me, così bella, una presenza così pura da uccidermi ogni secondo continuavo a guardarla. Guardarla faceva male, pensare a come la guardavo fa ancora male. Faceva male ma non mi importava, nella mia indifferenza, avevo dentro i miei buoni demoni che combattevano questa dura guerra contro infiniti cuori bastardi e farfalle maledette.
Perché? Perché? Perché succedono queste cose?
Perché tu, nelle tue infinite imperfezioni, ti ho vista così perfetta?
Esci dalla mia mente, ti prego, esci e lasciami in pace, non posso permettermi di cadere in vortici turbolenti senza via d'uscita.
Non ti voglio pensare, non ti voglio nella mia mente, però, adesso, la Luna è alta nel cielo e spero la stia guardando anche tu così da potermi in questo modo sentire vicino a te.
Buona notte.